Discesa dei Candelieri e Cavalcata Sarda
Due degli eventi più importanti per la città di Sassari sono la cosiddetta “Faradda di Li Candareri” e la “Cavalcata Sarda”: entrambe le manifestazioni sono capaci di portare in città oltre centomila spettatori, anche dall’estero.
La Faradda di Li Candareri è stato dichiarato dall’UNESCO, nel 2013, Patrimonio Immateriale dell’Umanità e nel 2011, il Ministero del Turismo gli ha attribuito il riconoscimento speciale di “Patrimonio d’Italia per la tradizione”. L’evento si celebra il 14 agosto a Sassari ed è chiamato anche “festha manna” (festa grande).
La tradizione vuole che questa festa derivi da un voto fatto alla Madonna dell’Assunta, che nel XVI secolo avrebbe salvato la città dalla peste. La discesa consiste in una processione danzante di grandi ceri di legno, i cosiddetti “Candelieri”, per le vie del centro storico, i quali sono portati dai Gremi della città, e accompagnati da un continuo rullo di tamburi. Questa festa è molto sentita dai sassaresi, che per l’occasione si riversano per le vie del centro storico fino a tarda notte.
L’altra antica manifestazione culturale e folcloristica molto sentita dagli abitanti di Sassari è la Cavalcata Sarda: la sua prima edizione dovrebbe risalire all’anno 1711, e dal 1951, l’evento si svolge annualmente la penultima domenica di maggio.La Cavalcata Sarda ha saputo conservare nel tempo un carattere strettamente laico, senza nessun tipo di legame a motivazioni di tipo religioso.
L’evento, durante la mattinata, consiste nella sfilata di gruppi folcloristici provenienti da molte zone della Sardegna, che indossando i costumi della tradizione, mostrano al pubblico prodotti enogastronomici del paese che rappresentano; i costumi tradizionali sono spesso arricchiti da ricami e gioielli in filigrana. Nel pomeriggio, la manifestazione continua all’ippodromo cittadino, con uno spettacolo di pariglie e cavallo, e termina in serata nella centrale Piazza d’Italia, con canti e balli tradizionali sardi. Quest’evento ha conquistato fama nel tempo, e oggi è uno dei più importanti della Sardegna, sia a livello culturale che turistico.
